La nostra missione

Il nostro impegno per una città a spreco zero parte dalla rete: un sistema cittadino che facilita, supporta e coordina le realtà impegnate nel recupero e la ridistribuzione di eccedenze alimentari ai fini di solidarietà sociale.

Cosa facciamo in rete

  • Cura delle relazioni di comunità, perché dalla conoscenza e dalla valorizzazione dell’identità di ognuno si possono costruire cose nuove;
  • Costruzione di un sistema di recupero e ridistribuzione sempre più efficiente e trasparente, attraverso analisi e mappatura del territorio, sviluppo di nuovi strumenti e servizi, attivazione di una rete capillare di recupero di quartiere. Come Rete abbiamo convenzioni con realtà quali mense aziendali e scolastiche, centri cottura, produttori alimentari, negozi di quartiere, grande distribuzione organizzata, mercati ortofrutticoli. Gestiamo inoltre “donazioni straordinarie” attivando infrastrutture di rete temporanee per lo smistamento su larga scala; scambiamo in tempo reale eccedenze in eccesso all’interno della rete;
  • Collaborazione con le istituzioni, che possono essere un supporto concreto e che sono le principali responsabili delle politiche del cibo: vorremmo stimolarle ad assumere un’ottica di prevenzione sistemica dello spreco, coinvolgendo anche le catene di produttori e distributori;
  • Comunicazione e rafforzamento delle relazioni con altre realtà, per diffondere la cultura della lotta allo spreco, ampliare la rete, favorire la partecipazione dei cittadini e lo scambio di buone pratiche anche a livello nazionale;
  • Attivazione di programmi di educazione e sensibilizzazione, diretti alla cittadinanza in tutte le sue fasce d’età, in particolare nelle scuole.

Cosa fanno le associazioni

Le associazioni che fanno parte della rete contribuiscono a recuperare le eccedenze alimentari , e se quello che raccolgono è troppo per la loro realtà, lo condividono con le altre associazioni della rete.

Le eccedenze recuperate vengono quindi distribuite nei servizi da loro gestiti, come pacchi alimentari o pasti caldi, o li mettono a disposizione negli empori solidali (veri e propri negozietti dove i beneficiari possono scegliere i prodotti che portano a casa e il “pagamento” avviene in punti assegnati dai servizi sociali).

Il recupero delle eccedenze alimentari permette di donare alle persone in stato di bisogno cibo sano e vario, pasti più completi e prodotti più variegati che altrimenti non avrebbero potuto comprare.